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Nora Ephron, un'amica prima che un'autrice


Vi è mai capitato di considerare gli scrittori un po’ come degli amici? Persone reali che appartengono alla vostra vita e che sono dentro di voi, pronti a giungere in soccorso tutte le volte che ne avete bisogno. Io lo faccio sempre perché credo che i libri ci salvino. Si sono verificate diverse occasioni in cui la lettura di un buon libro mi ha salvata dal precipizio. Quando mi capita di aver bisogno di consultare uno dei miei amici “speciali”, fra gli altri, una delle prime persone a cui mi rivolgo è Nora Ephron. In questo caso ho due possibilità, posso leggere uno dei suoi libri, oppure vedere uno dei suoi film e in entrambi i casi dopo mi sento molto meglio.

Nora Ephron è una giornalista e sceneggiatrice che ha pubblicato un romanzo autobiografico, Affari di cuore e due raccolte dei suoi articoli migliori: Il collo mi fa impazzire. Tormenti e beatitudini dell’essere donna e Non mi ricordo niente, ma forse molti di voi la conosceranno come la sceneggiatrice di Harry ti presento Sally, film tra i miei preferiti, la bibbia sul rapporto uomo- donna.

Quando ho scoperto che l’autrice di alcuni dei miei film preferiti, Julie&Julia, C’è posta per te, L’insonne di Seattle aveva scritto dei libri su gioie e dolori dell’essere donna, sono corsa subito ad acquistarli e lì ho avuto la conferma che la Ephron è una buona amica. Perché? Il motivo è molto semplice, la Ephron parla di problemi, dubbi, difficoltà che appartengono a tutte noi e ha un approccio molto ironico e ottimista ad essi. Nulla per la nostra autrice è irrisolvibile perché, come suggerisce spesso, basta “pensare all’alternativa”. L’autrice ci incoraggia a guardare avanti, “stamparci un bel sorriso sulla faccia” e continuare a fare tutte quelle cose che ci rendono felici e ci completano. Può sembrare un pensiero fatalista il suo ma in realtà Nora Ephron è stata una donna molto pratica che guardava le cose e le chiamava con il loro nome. Grazie a lei ho imparato che tutti quei problemi apparentemente insormontabili con cui possiamo scontrarci, se visti da un’altra prospettiva infondo sono superabili.

Nella raccolta Non mi ricordo niente, parla dei suoi matrimoni, si è sposata tre volte, e affronta l’argomento della separazione con autoironia e allo stesso tempo riesce a trasmettere il dolore che ha provato ogni volta. Specialmente con il suo secondo matrimonio, a cui è seguito un brutto divorzio, affronta il tema del tradimento. Per Nora viene un momento in cui l’amore finisce e se ti rendi conto che lui ti ha tradita, per quanto tu possa mentire a te stessa e cercare di proteggere il sogno che lui rappresenta, alla fine “non puoi fare altro ce andartene e cercarti un altro sogno da sognare”. In queste due raccolte che mi hanno tenuto compagnia la scorsa estate, rispettivamente Non mi ricordo niente e Il collo mi fa impazzire, l’autrice parla del mondo a misura di donna. Potremmo dire che i due testi sono dei saggi di antropologia femminile che affrontano tutti gli argomenti, dall’evoluzione di internet all’amicizia, per passare dal sesso, fino ad arrivare all’amore nella sua accezione più universale. L’amore per la propria città, l’amore per la propria famiglia, l’amore per le amiche, per il proprio uomo, per i figli. Considero i libri di Nora come una sorta di prontuario per affrontare il mondo.

Nora viene dal femminismo anni settanta e nei suoi scritti riflette molto sul modo in cui le nuove tecnologie, il villaggio globale, la televisione, il cinema e l’editoria sono cambiati nei decenni. Tutto ciò che prima era piuttosto semplice e definito, come essere un genitore oppure una moglie, come scrivere un articolo o come cucinare un piatto, improvvisamente si è complicato con l’aumentare delle sovrastrutture, dei saggi critici, con l’arrivo di internet. Nora le accoglie di buon grado queste cose, sia chiaro, ma riesce a mostrare di esse tutte le contraddizioni e l’ironia che si nascondono dietro quel gran contenitore di novità che si chiama progresso.

È una donna semplice Nora che riesce a tranquillizzarti nel giorno più triste della tua vita e che ti aiuta a guardare le cose con un paio di lenti rosa. Nora Ephron per me è morta prematuramente ma avrebbe potuto dire ancora molte cose.

Di Nora, vi consiglio di recuperare questi film: -Harry ti presento Sally -L'insonne di Seattle -Julie e Julia ( suo ultimo film nonchè una sorta di testamento poco precedente la sua morte).

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