top of page

Amiche di penna. L'epistolario che ci invita alla lettura.


Titolo originale: Amiche di penna. Il romanzo epistolare di Anna Karénina ed Emma Bovary Autore: Marosella Di Francia/ Daniela Mastrocinque Editore: Mondadori Pagine: 189 Prezzo: 18,50 euro

L'amicizia è tra quei valori particolari per il quale, rispetto all'amore si può costruire un rapporto anche a distanza e lo si può mantenere a lungo pur senza mai essersi visti. Perché le amicizie, quelle vere non hanno bisogno di essere alimentate necessariamente con la vicinanza. I contatti fra due amici possono avvenire anche attraverso lo scambio sporadico di messaggi o telefonate.

Nei secoli scorsi erano le lettere a mantenere e consolidare i legami fra le persone. Quando non c'era internet e neppure il telefono i rapporti erano sorretti da fiumi di inchiostro. La letteratura ci ha fornito molti esempi di epistolari che raccontano della nascita di amicizie, relazioni, amori e rapporti d'affari. Basti pensare alle Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo o alle Relazioni pericolose di Choderlos de Laclos.

A proposito di epistolari e di amicizia, mi sono imbattuta in un romanzo epistolare interessante per due motivi.

Il primo perché racconta di un'amicizia che nasce e si sviluppa solo attraverso un epistolario fra due persone che non si sono mai incontrate. Un po' come accadrebbe oggi con una chat. Il secondo motivo invece è perché le due protagoniste di questa amicizia sono due personaggi illustri della letteratura: Anna Karénina e Emma Bovary.

Le autrici di questo originale romanzo sono Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque e il titolo del romanzo è Amiche di penna. Il romanzo epistolare di Anna Karénina ed Emma Bovary.

Le due autrici si sono poste una domanda fondamentale:

Cosa accadrebbe se Anna Karénina e Emma Bovary entrassero in contatto? Cosa si direbbero?

Il principio è più o meno quello della nostra rubrica: Una stanza tutta per sé, nella quale il personaggio prende vita, distaccandosi dall'opera che gli ha dato la genesi. Perché come Pirandello ci ha insegnato, il personaggio è vivo, una volta uscito dalla mente dell'autore è una personalità con delle sue caratteristiche e una sua autonomia.

Le nostre Amiche di penna, Anna e Emma iniziano la loro amicizia per caso, grazie a un libro, anche questo un epistolario, che racconta l'amore impossibile di Abelardo e Eloisa. Una coppia amorosa entrata a far parte dell'immaginario collettivo europeo, come Tristano e Isotta, Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta, ma rispetto alle altre vicende ha fondamento storico. Lei colta e bella fanciulla di Parigi del XII secolo; lui tra i più illustri studiosi della sua epoca. Tra di loro scoppiò un'ardente passione, in cui si intrecciarono ragione e religione.

E' grazie a questo romanzo scoperto per caso che Emma decide di scrivere a quella signora russa che le aveva chiesto di corrispondere con lei, in occasione del suo viaggio in Francia con il suo amante Wronskij.

Le due donne hanno molto in comune, ma anche due personalità molto diverse. Entrambe sognano l'amore, una desidera l'amore assoluto, l'altra sogna di migliorare la propria vita e si chiede se ci si può innamorare più di una volta.

Due destini che si incrociano, due finali tragici che uniscono due donne appassionate, forti e fragili allo stesso tempo.

Nella storia fra le due protagoniste si introducono altri due personaggi. La prima è Odette, amante dell'artista Swann. I due sono i celebri protagonisti di un racconto tratto dalla Ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, Dalla parte di Swann.

Odette è l'unica delle eroine raccontate in questo romanzo a non essere mai vittima dei propri sentimenti. Lei gli uomini li usa, li tiene ai propri pieni, non si lascia mai soggiogare. Fermamente convinta della regola secondo la quale solo noi siamo artefici della nostra felicità è l'unico personaggio che sembra non soffrire i problemi delle due protagoniste.

Il secondo personaggio che incrocia il proprio destino con quello delle due protagoniste è Rossella O'hara, in viaggio in Europa con il marito Rhett Butler. Rossella è la combattente per eccellenza, anche lei nota al pubblico per essere uno dei personaggi più importanti e complessi della letteratura prima e del cinema poi. Protagonista di Via col vento, Rossella incarna il modello della business woman, la donna d'affari, quella che non si guarda mai indietro perché "domani è un altro giorno" e c'è sempre una soluzione. Perché Rossella è il simbolo delle donne che non si arrendono, che dopo ogni caduta sanno sempre rialzarsi.

La bellezza di questo romanzo risiede nel fatto che le autrici ci hanno raccontato diverse tipologie di donna, ognuna con i suoi pregi e i suoi difetti. Hanno raccontato una femminilità che si manifesta in più forme, dalla donna in carriera a quella romantica, passando per la donna tragica fino ad arrivare alla mangiatrice di uomini. Immaginando i possibili percorsi che nei rispettivi romanzi non sono stati affrontati ma senza mai tradire la volontà dell'autore.

Consiglio il romanzo, dunque, sia a coloro che hanno letto le opere originali, per scoprire nuove strade. Perché tutti i lettori al termine di un romanzo, o nel corso della lettura stessa si chiedono: cosa sarebbe accaduto se? Cosa è successo fra un capitolo e l'altro nei momenti che l'autore non ha voluto narrare?

Il fascino del non detto alimenta questo romanzo.

Ma lo consiglio anche e soprattutto alle persone che non hanno letto le opere originali perché potrebbe essere uno spunto per ritornare sui classici.

Il merito più grande che si deve dare a Matrocinque e Di Francia è di aver scritto un libro che invoglia alla lettura.

Vi invito a scrivermi qui in un commento se, come me, vi siete appassionati alla vita di questi due personaggi fondamentali, se le donne si sono riconosciute in alcune caratteristiche della personalità di Anna o di Emma e se dopo non siete corsi a rileggere Madame Bovary o Anna Karénina.

VOTO FINALE:

bottom of page