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Un dandy nel futuro


Mi è stato chiesto cosa ne penso di questo 2017. Ho avuto l’opportunità di fare un giro in questa bizzarra epoca grazie a una specie di macchina del tempo. Vedo che rispetto ai miei tempi sono cambiate parecchie cose, ma a quanto pare voi altri, rispetto a me, non avete dovuto vendervi l’anima al diavolo per sembrare sempre giovani e belli. Inoltre nessuno di voi ha la prova di ciò dipinta in un quadro. Di grazia, ditemi se è possibile, quale arcana scoperta avete fatto. Avrei voluto appartenere a quest’epoca per potermi sottoporre ai vostri trattamenti di gioventù eterna.

Ma c’è una cosa che davvero non capisco, avete la fortuna di sembrare sempre giovani, avete marchingegni di ogni tipo che vi soddisfino in qualsiasi campo eppure mi sembra che viviate una vita che non vi appartiene.

Vivete nella frustrazione di non poter fare quello che volete davvero. Per voi cedere alle tentazioni è sbagliato e così lasciate che queste vi divorino. Vi affiancate a persone che non vi interessano rinunciando alla libertà di esprimervi e accoppiarvi come vi pare.

Lo so, lo so, anche ai miei tempi l’ipocrisia regnava sovrana ma invero non avevamo tutti i mezzi che abbiamo adesso. La libertà che potete vantare voi del duemila noi ce la sognavamo. Di sicuro ai miei tempi i matrimoni erano di interesse ma voi? Se non siete spinti dal patrimonio a sposarvi perché mai vi ostinate a legarvi a persone che non vi interessano oppure che hanno smesso di interessarvi?

Ah se avessi avuto io tutti i mezzi di cui disponete voi! Avrei girato il mondo e conosciuto tutte le donne, e anche tutti gli uomini, che potevo conoscere.

Credevo che nel futuro non ci fosse più l’ipocrisia dei miei tempi. Invece avete solo più marchingegni ma continuate a mentirvi l’un l’altro, a desiderare di essere qualcosa che non siete e invidiare quei pochi che ci riescono.

Non siete capaci di perdonare il successo altrui ed esprimete giudizi gratuiti su qualunque cosa vi capiti a tiro.

Si, nel complesso questo vostro tempo lo trovo divertente. Saprei adoperare il mio tempo meglio di voi, questo è sicuro!

Vivete nella bellezza e la ignorate e non c’è niente di peggio che ignorare la bellezza. Oppure la interrogate, pretendete di spiegarla e in certi casi non la perdonate. La bellezza regna per diritto divino non potete ignorarla o interrogarla.

Il mondo del 2017 è troppo veloce, il ritmo del mio tempo era assai più lento ma noi di sicuro sapevamo apprezzare questo aspetto.

Della vostra epoca mi sorprendo di quante cose possediate e al contempo di quante ne desiderate. Se mi sono trovato in queste condizioni è stato proprio perché ho voluto più di quanto avessi. Voi avete tutto ma in realtà non avete nulla. Continuate a correre verso il progresso senza mai fermarvi a godere del piacere delle cose, a godere della bellezza.

Credo che nonostante tutto mi piace il vostro tempo. Di sicuro ci sono più tentazioni a cui cedere. Lo sanno tutti, per me le tentazioni sono come un prurito, dopo un po’ devo andare lì a grattare.

L’altro giorno sono entrato in contatto con uno di quei vostri marchingegni. Ho potuto scrivere una missiva in cinque minuti e l’ho spedita al destinatario in un secondo e dopo non avevo le mani macchiate di inchiostro. Ho guardato dentro uno di quei strani luoghi dove vi incontrate e parlate e l’ho fatto stando seduto davanti al mio scrittoio. Anche voi in questo luogo che ho visitato avete il vostro quadro, quello che vi rappresenta e che avete scelto per mostrare la vostra immagine. Avrei voluto questo strumento nel mio tempo. Immagino che anche dietro quei vostri quadri si nascondano i vostri vizi, ma voi al pubblico mostrate sempre la stessa faccia, vero? Al più la cambiate a seconda del vostro interlocutore.

Ora devo tornare nel mio quadro, imprigionato lì dentro per l’eternità. Ma tornerò per vedere se avrete ascoltato qualcuno dei miei consigli.

Dorian

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